mercoledì 25 marzo 2009

Copertina STRADE e video STELLA DEL NORD

Una copertina storica per un disco storico



E qui un video amatoriale con le musiche di STELLA DEL NORD contenuta nel disco



E qui la stessa canzone in un video storico



Infine il testo


STELLA DEL NORD

Guarda il mattino,
si sta aprendo
su questa citta',
mi piace vedere studenti di Amburgo
ubriachi di birra scura,
e bionde francesi
che ridono
senza nessuna paura.

E i volti stan cambiando
eppure cosi' uguali,
il Danubio striscia via,
non e' mai stato blu,
nemmeno a casa mia,
Mille sogni piu' in giu'

Oh stella del nord
vieni via
troveremo una stanza d'albergo tutta a fiori,
ed una padrona grassa piena di allegria,
oh stella del nord
oh stella del nord.

E poi andremo fuori,
a respirare
e a ridere un po'
di quella gente che cerca Strauss
sotto i lampioni del centro,
ma i veri poeti si nascondono bene,
dentro incredibili bar

Oh stella del nord
Vieni via
Troveremo la vera gente che suona per le strade
balleremo e canteremo in allegria,
nessuno ce l'ha detto che la giovinezza passa
oh stella del nord

martedì 17 marzo 2009

Testo PERCHE' MI VA

PERCHE' MI VA
dal disco "DIO SUONA LA CHITARRA" (2008)

Semplice semplice
Angelo mio
Come pioggia che cade
O un bacio nel buio
Semplice semplice
Come suonare
Senza pensare
Solo perché mi va

Semplice semplice
È quasi il tremonto
Un pezzo pane
Un problema risolto
Semplice semplice
Come suonare
Senza pensare
Solo perché mi va

Testo TORNO A CASA

TORNO A CASA
dal disco "DIO SUONA LA CHITARRA" (2008)

Torno a casa
E mi prepari una festa già lo so
Per ubriacarci un pò si..
torno a casa
che il mondo è un circo di impuniti e cattivi
di veline e sportivi

È poi ti dico caro amore dove sono stato
quante avventure e pericoli che ho passato

Torno a casa
che il posto più sicuro per pensare
per potersi riarmare
torno a casa
e spengo le luci per non consumare
per non farmi trovare

E poi ti dico caro amore quale scusa dare
quando la polizia alla porta mi verrà a bussare

Torno a casa
sono tutti fuori come dei cucù
non ce la faccio piu' no..
torno a casa
che ho pagato senza consumare
e poi andremo a votare

È un ristorante strano dove mangia solo il cuoco
che al cliente arriva il conto da pagare dopo

Torno a casa
che il posto più sicuro per pensare
a una "revolucion" da fare
torno a casa
e spengo le luci per non consumare
per non farmi trovare

E poi ti dico caro amore quale scusa dare
quando la polizia alla porta mi verrà a sparare

Testo SOLO ADESSO

SOLO ADESSO
dal disco "DIO SUONA LA CHITARRA" (2008)

Passata in fretta questa breve stagione
E gia' vedo il colore delle tue ali
Ti prendi il tempo che ti appartiene
E che nessuno negarti potra'

Hai i miei occhi e ridi come me
Ma hai uno sguardo più chiaro
Hai i miei occhi e piangi come me
amore dolce, zucchero amaro
Tra tutti i colori il piu' raro

Quando eri piccola
Non ti ho scritto mai
Ninna nanne o poesie perché
Ed anche adesso io non so cantare
Dirti quello che sei per me

Hai i miei occhi e ridi come me
Lo vedi adessso non so come fare
Hai i miei occhi e piangi come me
Una ninna nanna non può bastare
Questa canzone non può bastare

Testo PAROLE SEMPLICI

PAROLE SEMPLICI
dal disco "DIO SUONA LA CHITARRA" (2008)

E mi lecco le ferite
Farsi male è da evitare
Vivere è comunque un faticare
Sto a frugare in fondo al cuore
Come un ladro con gli arnesi
Dopo gli anni conti i mesi

Un'occhiata alle vetrine
Agli annunci sul giornale
E' previsto un nuovo temporale
Dietro l'angolo uno slavo
Vende fumo e rose rosse
Ho già i brividi e la tosse

Vado incontro alle stagioni
Come un gallo senza cresta
E pensieri e naftalina in testa
In questo posto manca tutto
A qualcuno sembro in lutto
Accidenti a tutti quanti
Prendo moglie e si vedrà

Agli amici per scherzare
Solo i debiti a pagare
Quell'applauso che non so aspettare
Devo uscire a notte fonda
Se la noia mi circonda
E camminare senza scarpe

Un'occhiata alle vetrine
Agli annunci sul giornale
E' previsto un nuovo temporale
Dietro l'angolo lo slavo
Vende fumo e rose rosse
Ho già i brividi e la tosse

Vado incontro alle stagioni
Salgo e scendo alle stazioni
coi pensieri e naftalina in testa
prendo quello che mi resta
In questo posto manca tutto
C'è soltanto umidità
Poco importa che l'applauso arriverà

Testo E' COSI'

E' COSI'
dal disco "DIO SUONA LA CHITARRA" (2008)

Oggi il vento che apre già il cielo
E c'è più colore nell'aria stasera
Una gonna di seta, caviglia leggera
Un sorriso che scioglie
Come fuoco la cera


Domani andremo al mare
Ti porterò a ballare
Ti guarderò ridere e giocare
E' cosi' bello fidarmi di te
Ti stringerò senza fiato
musica all'infinito
gira nel ballo che gira la vita
e niente si ferma
anche se sei sfinita
È così

E voglio vivere a pieni polmoni
se vale il prezzo che devo pagare
un bicchiere di rosso
risate sincere
un magico accordo che mi faccia cantare


Domani andremo al mare
Ti porterò a ballare
Ti guarderò ridere e giocare
E' cosi' bello fidarmi di te
Ti stringerò senza fiato
musica all'infinito
gira nel ballo che gira la vita
e niente si ferma
anche se sei sfinita
È così

Testo CUORE LEGGERO

CUORE LEGGERO
dal disco "DIO SUONA LA CHITARRA" (2008)

Quante volte ho detto di no
Ma il mondo gira lo stesso
O quante volte non so
Ma la risposta è adesso
Io che credevo la vita
Fosse una continua corsa
Un po' di leggerezza al cuore
Un soffio, una luce, un colore

Nina che cammina
E balla su di un piede solo
Gira quasi a mezz'aria
Che sembra prendere il volo

Nina che cammina
e salta alta nel cielo
per non sentire parole
che confondono il cuore

Nina che cammina
E balla su di un piede solo
Gira quasi a mezz'aria
Che sembra prendere il volo

E questa vita di cristallo
Fragile e trasparente
Sembri duro e brillante
Sei a pezzi con un niente
Io che credevo l'amore
Fosse una continua scusa
Un po' di leggerezza al cuore
Aria ad una stanza chiusa

Nina che cammina
E balla su di un piede solo
Gira quasi a mezz'aria
Che sembra prendere il volo

Nina che cammina
e salta alta nel cielo
per non sentire parole
che confondono il cuore

Testo COME NEVE IL TEMPO

COME NEVE IL TEMPO
dal disco "DIO SUONA LA CHITARRA" (2008)

Io sono ancora in piedi
E con la schiena dritta
Sono notti che non dormo
Che non sopporto i sogni,
come sempre una sigaretta
È un po' come pensare
Sono cose che non smetto
Non riesco a smettere di fare...

Non mi stanco di cercare
Di suonare e di parlare
Che l' amore non tradisce
E non può dimenticare
È nella musica per strada
Nel sudore di chi suona
Il mio amore non abbandona
Il vero amore mi perdona..

Scende piano come neve il tempo

Ogni giorno è perfetto
Un po' di gioia e di dolore
Sono i nervi della schiena
Uno schiaffo in mezzo al cuore
Dolce come una carezza
Duro come un rifiuto
Ed in silenzio io aspetto
L'inevitabile saluto

Io sono ancora in piedi
E con la schiena dritta
Con orgoglio e rispetto
Per Dio e la mia fortuna.
Invisibile al destino
E un carattere di schifo
Ma sono ancora in piedi
E quel che ho da dire te lo dico

Scende piano come neve il tempo

Testo BIMBI BUONI

BIMBI BUONI
dal disco "DIO SUONA LA CHITARRA" (2008)

Cari bimbi buoni e belli
ora datevi la mano
che la strada fino a casa
non e' facile perche'
C'e' il bosco buio buio e i pericoli son tanti
Stretti i pugni andate avanti e il lieto fine arrivera'.

Cari bimbi bravi e belli
I pericoli son altri
Piu' insidiosi e preoccupanti
del buon vecchio Barbablu'
Il lupo e' morto e il brutto mago
E' scappato bestemmiando
con la strega che ha sposato
e mai più ritornerà

C'e' il politico feroce
Che il lupo ha mangiato
E con i peli della coda
Un parrucchino si farà
Onorevole affamato
di potere e di poltrone
gran bugiardo ed arraffone
pure te si papperà

Con le ossa si pulisce
i denti bianchi e smaglianti
perche' deve averne tanti
per mangiare ancor di piu'
Ed il vecchio onesto orco
Mangiabimbi comunista
Senza piu' una lira in tasca
all'ospizio morirà.

L'unica che si è salvata
È la perfida regina
È diventata deputata
E il partito già si sa
Al presidente ha dato il voto
Il castello e la patata
Che la mela avvelenata
A voi bimbi la darà

C'e' il bosco buio buio e i pericoli son tanti
Stretti i pugni andate avanti e il lieto fine arrivera'.

Testo AMERICANA

AMERICANA
dal disco "DIO SUONA LA CHITARRA" (2008)

Corre l'auto e guida Jimmy Dean
Sulla strada a stelle e stricie
Un cartello con Merylin
Che fa veder le cosce
Merylin preferisce il mare
Le gambe bianche al vento
Al sole beve champagne
Il cameriere è contento

Dopo cena siamo tutti li incollati alla TV
Che nel cielo stelle da guardare non ne passano più
La notte è Coca cola
Lei di notte si sente sola
Se potesse fuggirebbe via
Dai fotografi e dalla CIA

Jimmy guida e non ride mai
Ma nessuno ci sa dire il perché
L'anno visto qualche volta alle Hawaii
Ma la valle dell'Eden dov'è?
Sbanda l'auto di Jimmy Dean
Nelle curve è meglio rallentare
A letto c'è Merylin
Chiude gli occhi per dimenticare

Dopo cena siamo tutti li incollati alla TV
Che nel cielo stelle da guardare non ne passano più
La notte è Coca cola
Lei di notte si sente sola
Se potesse fuggirebbe via
Dai fotografi e dalla CIA

Testo LA MIA FACCIA

LA MIA FACCIA
dal disco "DIO SUONA LA CHITARRA" (2008)

Non lo so se son felice
che domanda impertinente
Chiedi invece se mi piace
forse ti risponderò
ti risponderò di si.

la politica e il denaro
Che gran cosa inconcludente
Mentre il tempo a questa vita
Di favori non ne fa
Non ne fa.

E cammino e mi trascino
Bevo troppo e mangio male
Aspetto venga carnevale
Per poter ridere un po'

Mi travesto da poeta
Musicista vecchio saggio
E non serve il coraggio
Che la faccia gia' ce l'ho

Mi travesto da brigante
No che non ti puoi fidare
Ti sconvolgerò la vita
Che la faccia gia' ce l'ho.

Non lo so se son felice
Cerco sempre qualche cosa
Non mi fido delle donne
E uno specchio non ce l'ho

La mia faccia è un vecchio muro
Che ho coperto di disegni
Se sorrido è perché spero
in qualcosa che verrà
Certo verrà

E cammino e mi trascino
Bevo troppo e mangio male
Aspetto venga carnevale
Per poter ridere un po'

Mi travesto da poeta
Musicista vecchio saggio
E non serve il coraggio
Che la faccia gia' ce l'ho

Testo GAMBEBELLE

GAMBEBELLE
dal disco "DIO SUONA LA CHITARRA" (2008)

Gambebelle sa giocare
Lei non mente ma non dice
Gambebelle sa giocare
non promette ma seduce
Gambebelle ti sorride dolce
Le ginocchia fa tremare
Tu hai voglia di restare
E un gran bisogno di scappare

Gambebelle sa giocare
E ti illumina d'immenso
Un profumo che ti stende
E dici cose senza senso
Lei ti spiega piano piano
Con quella voce un poco roca
Che anche questa volta bello..
È il due di picche che ti tocca

E io che da vecchio lupo
Conosco bene il bosco
E che mi ha fatto scuola
Il laccio e la tagliola
Scivolando sul miele
Di promesse mai fatte
Rincorrevo una lepre
Che ne sapeva piu' di me
Scivolando sul miele
Di promesse mai dette
Vai un po' a sapere adesso
La lepre qui chi è..

Gambebelle sa giocare
Lei non bara ma confonde
Gambebelle sa giocare
Se le chiedi non risponde
Gambebelle ti sorride dolce
Le ginocchia fa tremare
ed hai voglia di restare
Che tanto dove vai

Dio suona la chitarra - recensione su L'isola che non c'era

Da www.lisolachenoncera.it

Dio suona la chitarra
Goran Kuzminac

di Stefano Tognoni

HDemia/SELF 2009

Durata: 53:07

Brani migliori:
Dio suona la chitarra
Come neve il tempo
La mia faccia

Goran Kuzminac è un cantautore atipico e ottimo esponente della chitarra fingerstyle. Un promettente inizio carriera sancito dalla vittoria a Castrocaro (Stasera l'aria è fresca, 1978), il secondo posto al Festivalbar (Ehi ci stai, 1980), concerti in tutta Italia con Venditti, De Gregori, Dalla, Branduardi, Ron, Ivan Graziani, i celebri QDisc con gli stessi Ron e Graziani e con Ferradini e Castelnuovo, hanno fatto da preludio non ad una sfolgorante carriera, ma ad una lenta discesa nell'oblio del cosiddetto circuito minore, che poi, qualitativamente parlando, minore certo non è. Goran ha continuato con caparbietà la sua carriera suonando dal vivo e pubblicando, ad oggi, quattordici album.
Dio suona la chitarra, l'ultimo biograficamente parlando, contiene tredici tracce inedite e, come bonus track, due suoi cavalli di battaglia reinterpretati per l'occasione (Al centro di niente, Stasera l'aria è fresca)
Kuzminac scrive testi intelligenti, ha una voce calda e adatta alla musica che propone, ma soprattutto è un grande chitarrista acustico, vero maestro del finger pickyng. In molte tracce ha utilizzato una chitarra acustica baritona di sua costruzione. L'uso intenso della chitarra baritona, che si accorda una quarta sotto rispetto ad uno strumento tradizionale (Si Mi La Re Fa# Si), contribuisce a caratterizzare la sonorità delle canzoni proposte. Attorno al nucleo base, composto da Goran, da Glauco Di Sabatino (batteria) e Anchise Vetuschi (basso), ruotano alcuni validi musicisti tra i quali è impossibile non citare Alex Britti (chitarra slide in Torno a casa) e Antonio Onorato (chitarra elettrica in Cuore leggero). È sintomatica una frase detta dallo stesso Goran in un suo blog “Strano mestiere il musicista. Per farlo devi veramente essere o pazzo o appassionato. Mi sto seriamente chiedendo a quale categoria appartengo”. L'unica certezza è che Goran fa parte della categoria di quelli che meriterebbero palcoscenici e riscontri di vendite ben differenti.

lunedì 16 marzo 2009

Testo DIO SUONA LA CHITARRA

Ecco a voi (grazie a Mauro) il testo della canzone che da il titolo al nuovo disco di Goran

DIO SUONA LA CHITARRA
dal disco "DIO SUONA LA CHITARRA" (2008)

Né l'oro né l'argento delle trombe di guerra
Né organi o violini dei signori della terra
O i cori di gloria di musici stonati
Né neri pianoforti o i tamburi dei soldati

Lui beve birra e ride
Cantando piano con me
Dio suona una chitarra per le strade e gira il mondo
Proprio come me,
come me

Le scarpe sono vecchie e la camicia è da stirare
E anche oggi non c'è una lira
Ma stasera si può suonare
E andiamo molto forte che è l'amore che ci ispira
E poi cambia la luna
E intanto il mondo gira

Dio sta scrivendo canzoni
È un sognatore perché
Lui suona una chitarra per le strade e canta il mondo
Proprio come me,
come me

E mentre tu corri per denaro e per la gloria
Per il sesso o il potere con il fumo che ti inebria
Ma lasciami stare, sto bene con me stesso
Continuo a suonare, proprio come faccio adesso

Lui beve birra e ride
Cantando piano con me
Dio suona una chitarra per le strade e gira il mondo
Proprio come me,
come me



Al seguente link potete sentire la canzone nella versione precedente alla pubblicazione del disco:

http://www.youtube.com/watch?v=y5qLuznm_q8

La canzone era nata come "Dio suona la chitarra" ma Goran aveva pensato di pubblicarla con il titolo "Musici Stonati" (come nel video), tornando poi al titolo originale.

giovedì 12 marzo 2009

Video "Come neve il tempo"

Ecco il nuovo video di Goran della canzone "Come neve il tempo"

mercoledì 11 marzo 2009

Intervista a Goran Kuzminac su Babylonbus

Da www.babylonbus.org

Intervista con Goran Kuzminac
di Andrea Turetta

E’ un ritorno sulle scene che fa piacere quello di Goran Kuzminac, Il suo nuovo album: “Dio suona la chitarra” (anticipato dal brano " Come neve il tempo"),viene pubblicato da Hdemia e distribuito distribuito dalla Self. Contiene 13 brani di sua composizione + 2 bonus track: "Al Centro di niente" e "Stasera l'aria è fresca". Tra i suoi successi ricordiamo nel 1979 il singolo "Stasera l'aria è fresca", che diventa subito una hit vincendo il Festival di Castrocaro cui fa seguito un altro singolo di successo, "Ehi, ci stai?", che da il titolo al suo primo album (1980). Tra le tante collaborazioni, ricordo quella con Mario Castelnuovo e Marco Ferradini, con i quali ha inciso "Oltre il giardino". Più recentemente, il suo pezzo "Stella del nord", vince il premio della critica a Un disco per l'estate. Nel maggio del 2004 è uscito "Nuvole straniere", l'album che chiude e celebra il trentennale di carriera dell'artista, forse il lavoro più pensato e maturo della sua produzione. Ed ora è la volta di questo nuovo ed ispirato album. Ecco l’intervista con l’artista…

“Dio suona la chitarra” è un album che ti rappresenta al meglio?

E’ un album, che a detta degli “esperti” non si doveva fare. Solo chitarre basso e batteria?.. pazzia! Mancano l’elettronica, i pianoforti, gli archi.. tutte le frequenze necessarie. Io facevo notare che alcuni gruppi promettenti tipo: “I Beatles” o gli “Eagles” già lo avevano fatto. In barba ai produttori ed arrangiatori ufficiali, il disco suona come nessuno!

Rispetto ai tuoi precedenti album, quali potrebbero essere le novità presenti nel disco?

Sono un chitarrista. Le canzoni sono state scritte e pensate da un chitarrista, per chiunque ami il suono dell’acciaio e del legno. Le novità sono le canzoni, e l’atmosfera che le compone.

In un certo senso, oggi ti rimetti in gioco?

Io non ho mai smesso. Sono difficile da trovare, come tutte le cose un po’ diverse, ma non ho mai smesso, ne’ di fumare ne’ di suonare e comporre.

Come vedi cambiato il mondo delle sette note dai tuoi esordi ad oggi?

La Musica serve per vivere, non per mangiare o fare soldi. Lo spettacolo è un’appendice, ma anche quello appartiene alle assi del palcoscenico, e non ai Mass-media. Perché sono costretto oggi, se sono un musicista, a partecipare a delle continue gare, nemmeno fossi un ciclista?. Perché devo farmi giudicare da una presentatrice televisiva o da chi non ha mai scritto una nota? Non è polemica è una triste verità. Dubito che un giovane De Andrè o un De Gregori, avrebbero spazio In “Amici” di Maria De Filippi.. o in X factor. Verrebbero eliminati come noiosi, al primo turno.

In questi ultimi anni, hai comunque continuato ad occuparti di musica…

Stessa risposta di prima.. Non ho mai smesso!

Nel tuo disco compare la “chitarra baritono”. Di che si tratta?

Qualcuno a cinquant’anni pensa alla pensione, io mi re-invento uno strumento dell’ottocento caduto in disuso. La chitarra baritono è una chitarra che chiunque suoni questo strumento, impara a tenere in mano da subito, ma ha un suono enorme. E’ accordata due toni e mezzo sotto quella normale, con corde più lunghe, ed una resa di suono incredibile. E’ un po’ come suonare un pianoforte con le dita.

Ospite nel brano “Torno a casa”, c’è Alex Britti… Immagino vi conosceste già da tempo, essendo entrambi appassionati di chitarre…

E non solo Alex!. In questo album, compaiono come ospiti, alcuni tra i migliori chitarristi Italiani. Antonio Onorato, Mauro De Federicis, Andrea Valeri, solo per citarne alcuni. Ognuno con il suo stile, ma tutti con la voglia di dare una “Zampata” finalmente fuori dalle regole. Alex, ha suonato la chitarra “Slide” come solo lui sa fare!

Era tanta la tua voglia di tornare con un nuovo disco, ma c’è sempre stata anche la voglia di “mantenere la schiena dritta” e di poter proporre solo ciò in cui credevi…

Tanti anni fa, andandomene da una Major, dissi una frase che poi entrò nella storia: “Se segui gli altri, difficilmente arriverai primo!” Mi presero per matto, quando ruppi quel contratto discografico. Qualche dubbio lo ebbi anche io, ma a distanza di tanto tempo, devo dire che fu una scelta illuminata. Dopo trent’anni, sono ancora in piena creatività. Non ho mai permesso che le regole o le convenienze del momento influenzassero anche solo una parola del testo o una nota della musica che scrivevo.

Il titolo del tuo disco richiama ad un Dio diverso da quello che è stato spesso dipinto, un amico più che un padre-padrone…

Un Byker, con la motocicletta parcheggiata fuori dal Pub. Un bicchiere di birra in mano, ed una Fender nell’altra. Sempre disponibile ad ascoltarti, a darti qualche consiglio, ed a mostrarti qualche riff di Blues sulla chitarra!

Con quale criterio hai scelto i pezzi da inserire in questo disco e quanto tempo c’è voluto per metterlo insieme?

Le canzoni sono nate in brevissimo tempo. Due mesi. Il tempo di bere una quarantina di litri di vino rosso assieme a tutti i musicisti e collaboratori.. Erano pronte nella mia mente già da qualche anno. Ne erano passati quasi quattro dall’ultimo lavoro “Nuvole straniere”, ed avevo vissuto abbastanza cose che avevo voglia di raccontare. Bisogna vivere, viaggiare, amare, sognare, prima di scrivere.

Quali sono gli artisti che più ti piacciono?

Amo la gente che suona veramente, che cerca di darti l’emozione, il momento magico con il tocco o con la parola, con un accordo o con un silenzio, a volte anche con un grido. Quelli che sono per sempre e non di moda.

Poesia e canzoni, quanto hanno in comune?

E che differenza c’e’??

Qualcuno ha detto che suonare è come scrivere perché bisogna farlo tutti i giorni…

All’inizio è verissimo. Poi non è più necessario. Ora possono passare anche settimane prima che la chitarra mi chiami, per prenderla in braccio. Ma quando chiama non si può dirle di no.

Oggi come vedi il mondo musicale giovanile?

Ho una grande fede nella voglia di musica dei giovani. Ho un grande timore di tutte le difficoltà che dovranno affrontare. Ho una grande tristezza pensando a quanti abbandoneranno sconsolati, senza aver lasciato una traccia. Ho una grande rabbia verso i “giudici” e “Arbitri” che intralceranno con vaque sentenze la loro voglia di fare. Ho una grande speranza nella bella musica che riusciranno a scrivere.

Sei una artista che scrive molti pezzi oppure fanno fatica a nascere?

Ci penso tanto, poi lascio fare l’istinto. Alla fine cerco l’emozione. Mi bastano venti battiti di cuore per sapere se la canterò mai su un palcoscenico oppure no.

Quando componi ami farlo appartato, oppure insieme agli altri musicisti?

La collaborazione con altri musicisti è stimolante per le idee, ma il momento della creazione è solitario… sempre!

Per chiudere, come vedi l’utilizzo della tecnologia nelle canzoni?

La conosco bene. L’ho usata per anni ai massimi livelli. Ho passato notti e notti a programmare sequencer e forme d’onda, inviluppi mai sentiti e campioni rimaneggiati. Mi sono stancato di tutto questo. E’ tutto invecchiato velocemente e scomparso nei meandri del già visto, sentito, provato. Le vibrazioni delle corde di una chitarra invece mi danno ancora le stesse emozioni di trent’anni fa. Variano sotto il tuo tocco e sono il prolungamento dei tuoi nervi. Questa è tutta la tecnologia che mi serve…

martedì 10 marzo 2009

Dio suona la chitarra - recensione su Saltinaria

Da www.saltinaria.it

GORAN KUZMINAC - Dio suona la chitarra
Scritto da Josè Leaci

Con la valigia colma di liriche fortunate e musiche meno riuscite, torna Goran Kuzminac, uno dei più singolari cantautori di fine anni '70.

Genere: Songwriter
Voto: 6/10
Ascolta anche: Ron, Graziani

Accompagnato da valenti musicisti (c'è anche Alex Britti alla slide guitar in “Torno a casa”) arriva Goran Kuzminac. Giunge a cavallo della sua chitarra folk, frustando l'aria con quel finger style che lo rese tanto famoso sul finire degli anni '70. Arriva Goran Kuzminac e, proprio davanti a casa mia, cade dalla sella piena di allori dei miei ricordi e finisce nel fango dell'ingrata attualità, disarcionato dalle deboli e fiacche musiche che tenta di propinarci con un interminabile Cd di ben 15 tracce.

Infinita tristezza mi coglie: avrei pagato per recensire questo disco e, invece, devo misurare le parole per non affondare del tutto uno dei miei miti giovanili.

Tracce musicali importanti: neanche una.

Goran sembra saperlo e, infatti, come ultima canzone rispolvera la vecchia, bellissima “Stasera l'aria è fresca” ma quella, da sola, non basta. A parte il brano vintage che fu di meritato successo, il Cd è un mattone sul petto. Si salva solo perché, dal punto di vista meramente lirico, Goran è rimasto il poeta che era.

I testi, infatti, sono molto riusciti, potrebbero venir letti senza le musiche e conserverebbero un fascino a tratti commovente: canta la semplicità delle cose e la bellezza delle donne, canta la comunione tra lui e il mondo e l'identità tra l'umile e il divino, canta il ritorno a casa e l'amore/stupore per la figlia che cresce. La voce, arma segreta, è quella di sempre: unica, calda e graffiata. Ha un non so che di familiare, di intimo e sincero.

È la voce del fratello maggiore che abbiamo aspettato tanto ed ora è tornato dal viaggio ma si è dimenticato di portare melodie degne di nota o, meglio, degne di lui e per questo più che abbracciarlo, lo strozzerei.

Riprovaci Goran!

sabato 7 marzo 2009

Dio suona la chitarra - recensione su Babylonbus

Da www.babylonbus.org

Goran Kuzminac – Dio suona la chitarra
Recensione di Andrea Turetta

C’è da rallegrarsi per il ritorno alla musica di Goran Kuzminac. Il suo “Dio suona la chitarra” è davvero un bel disco, elegante e curato nei testi. Penso potrà stupire positivamente sia i vecchi che i nuovi fans questo disco che potrebbe avvicinarsi a 5 stelle e che ci dona un Goran Kuzminac in piena forma. Le sue composizioni hanno uno stile inconfondibile, unico e classico al tempo stesso.


Chi ama la chitarra e la musica d’autore dovrebbe già conoscere il talento di Kuzminac, dimostrato in anni di lodevole carriera artistica. Se quando imbraccia la chitarra, riesce a stupire per la sua padronanza, si aggiunge una bella voce che raggiunge in profondità l’ascoltatore. Le sue composizioni vengono dal cuore e dalla sua anima. La sua generosità sul palco è unica. E’ raro trovare certe doti in un artista odierno ma fa estremamente piacere che ci siano.

Ho apprezzato ogni canzone tra quelle contenute nel suo nuovo cd, tra le altre, segnalo “Cuore leggero”, “E Così” e la titletrack “Dio suona la chitarra”. Non dimentichiamo infine la sempre amata “Stasera l’aria è fresca”… Tanto di cappello a questo artista che ci ha dimostrato, semmai ce ne fosse bisogno, di essere ancora in ottima forma. Goran dovrebbe essere un esempio per molti giovani artisti odierni. Il suo è un disco da non perdere.

Il suo nuovo album: “Dio suona la chitarra” ( anticipato dal brano " COME NEVE IL TEMPO" primo singolo estratto già in programmazione nelle radio),viene pubblicato da Hdemia e distribuito distribuito dalla Self. Contiene 13 brani di sua composizione + 2 bonus track : "Al Centro di niente" e "Stasera l'aria è fresca".

"Dio Suona La Chitarra" è un disco decisamente intenso, profondo e pieno di poesia che rappresenta alla perfezione l'artista Kuzminac... un disco creato con umiltà, ma anche con la consapevolezza di chi vuole rimettersi in gioco, misurando le proprie capacità musicali in nuove emozionanti avventure, portando alla luce melodie nate in anni di lavoro "underground".

In alcune tracce del nuovo album (il preludio "Perché mi va", "Dio suona la chitarra", "E" così", "La mia faccia", "Cuore leggero" e "So/o adesso"), compare il suono particolare di un nuovo strumento, la "Chitarra baritono", inventato da Kuzminac e tra poco disponibile in commercio anche per altri musicisti.. La traccia 3 "Torno a casa" ospita Alex Britti alla chitarra. Tutte le canzoni, parole e musica, sono di Goran Kuzminac, eccetto "Americana'' e "Parole semplici", i cui testi sono di Sergio Contin.

L'ALBUM "DIO SUONA LA CHITARRA"

Primo singolo

"Come neve il tempo"
E' uno dei brani che racconta la voglia di tornare sulle scene ("lo sono ancora in piedi, e con la schiena dritta") dell'artista, nell'accettazione, quasi zen, del tempo che passa.

Le altre tracce

Preludio: "Perché mi va"
II ritorno alla semplicità della musica

"Dio suona la chitarra"
Divertente metafora su un Dio amico, vicino nelle passioni e nella vita

"Torno a casa"
(guest: Alex Britti, chitarra slide). Intimista e sorridente pensiero di un "rivoluzionario" che torna a casa, la "slide" di Alex Britti la rende unica.

"Bimbi buoni"
Ballata di simpatica satira, anche politica. Da precisare che è stata scritta quasi due anni fa...

"Gambebelle"
Gioco d'amore su note vivaci

"Cuore leggero"
(guest Antonio Onorato, chitarra elettrica). Un dolce e immaginario personaggio ne è protagonista: "Mina che cammina e danza su di un piede solo...",

"E' così”
Storia di un abbraccio che ridà calore, mentre la vita gira e "niente si ferma anche se sei sfinita"

"Parole semplici"
La fatica del vivere, raccontata semplicemente da uno che si sente nel mondo e insieme fuori dal movimento del mondo

"La mia facce*
Autoritratto di un artista "vecchio saggio" che si fa critica sociale "la politica e il denaro, che gran cosa inconcludente..."

"Americana"
Dedica a Marilyn ("Di notte Cola Cola, lei di notte si sente sola, se potesse fuggirebbe via dai fotografi e dalla Cia"), a James Dean e... a chi c'era

"So/o Adesso"
Una canzone per la figlia che è cresciuta, anche se "una canzone non può bastare"

venerdì 6 marzo 2009

Dio suona la chitarra - recensione su blog di Carina Spurio

da carinaspurio.splinder.com

GORAN KUZMINAC
di Carina Spurio

“Dio suona la chitarra”. E’ il titolo del nuovo CD di Goran Kuzminac che uscirà il 1 Ottobre 2008, composto di dodici brani nuovi piu’ diversi Bonus track e registrato presso lo “Skunk Studio” di Bellante (TE) dal quale verranno estratti due singoli e un video. L’album, a cui Goran ha dato la sua impronta con la sua voce inconfondibile è stato realizzato con uno strumento che ha grandi possibilità di suoni diversi; la chitarra baritono che riesce a combinare voci armoniche incredibili e impossibili da ottenere con una chitarra standard oltre alla Batteria, Chitarra e Basso e con le collaborazioni di: Alex Britti, uno dei migliori chitarristi blues italiani in grado di produrre suoni energici e vitali che rivelano un’ottima conoscenza del linguaggio musicale; dopo il successo di “Milano”, ha riproposto la cover de “L’isola che non c’è”, cantata dal suo amico Edoardo Bennato. Glauco Di Sabatino, reduce dalla registrazione di un CD per un’etichetta giapponese con i “Sinthesis Trio” di Paolo Di Sabatino sempre allo Skunk Studio di Bellante. Oltre al cuore di Alex Britti, c’è la chitarra Jazz “Partenopea” di Antonio Onorato , l’energia di Charlie DeAnesi, la precisione di Lincoln Veronese, la giovinezza di Andrea Valeri, il basso di Anchise Vetuschi.

“Dio suona la chitarra” è un titolo originale! Parlaci di questo tuo ultimo CD!

Dio suona la chitarra, di questa cosa sono convinto. Non suona il violino che è lo strumento del diavolo, no. Immagina il Dio di Michelangelo: grandioso, armonioso, e sono anche sicuro che beve la birra e se la ride di quelli che si ammazzano. Dio è un chitarrista, è una mia profonda convinzione, gira il mondo con la chitarra e suona il blues.

Un brano del CD a cui sei particolarmente legato?

“Parole semplici”. E’ un pezzo che gli italiani non avrebbero mai scritto.

Perche'?

E’un testo strambo e molto anglosassone.Parla di uno slavo che vende rose rosse e fumo “o ha i brividi o ha la tosse”. All’interno dell’album c’è anche un altro brano molto simpatico “Bimbi Buoni e Belli” una favoletta per bambini, i quali, mentre attraversano il bosco per tornare a casa, scoprono che il lupo, la strega e l’orco sono scappati perché ci sono i politici feroci….è un’allegoria, un divertimento.

Hai registrato spesso in Terra d’Abruzzo?

L’Abruzzo è una bella terra con ottimi musicisti. “Dio suona la chitarra” è il terzo album che registro in Abruzzo.

Canti e suoni da 32 anni, libero dalle mode e dai compromessi, dal passato ad oggi cos’è cambiato nel tuo modo di fare musica?

Ho lavorato al nuovo CD mettendomi semplicemente a nudo, privilegiando strumenti ritmici che amo da sempre con la mia voce e la mia chitarra cercando di fare un album semplice come l'ho sempre desiderato, facile da cantare. Ho cercato di comunicare l'amore che sento per alcune persone, i dubbi che ho sul clima sociale attuale,i pensieri in libertà sul tempo che passa sui sogni e sulle speranze che tutti noi abbiamo.
Di una cosa sono sicuro: non venderà molte copie, come non ne hanno vendute altre mie produzioni forse piu' "commerciabili", ma sarà una cosa che riascolterò con piacere anche nei prossimi anni. Ho suonato in maniera più rilassata rispetto al passato e vorrei che tornasse di moda il buon senso.
Forse pretendo troppo?

E dopo aver assistito per 3 giorni alle registrazioni per le ritmiche; basso e batteria “Torno a casa” canticchiando una canzone del suo CD:

Torno a casa
E mi prepari una festa già lo so
Per ubriacarmi un pò si..
torno a casa
che il mondo è un circo di impuniti e
cattivi
di veline e sportivi
e poi ti dico caro amore dove sono stato
quante avventure e pericoli che ho passato…

mercoledì 4 marzo 2009

martedì 3 marzo 2009

Blog del Goran Kuzminac Fan CLub

Benvenuti nel blog del

GORAN KUZMINAC FAN CLUB